Sono appena trascorsi alcuni mesi dal 140° anniversario della nascita di Max Svabinsky e sento il bisogno ed il piacere di ricordare questo grande protagonista dell’arte cecoslovacca ( e non solo ) che si è cimentato in pittura – contrassegnata dall’influenza dei preraffaelliti e successivamente dei simbolisti francesi – nella grafica e nell’attività incisoria, creando decine e decine di francobolli di grande pregio.
Nasce a kromeriz nel 1873, piccola cittadina della Moravia meridionale vicino a Brno, da famiglia molto modesta, per non dire povera; fin da giovane inizia a dipingere tant’è che già all’età di 11 anni vende i suoi primi quadri per sostenere la sua famiglia.
Le prime tele ed incisioni sono il risultato dell’osservazione diretta della natura, ma arriveranno subito anche le scene allegoriche ed i ritratti sia delle persone a lui care che dei grandi personaggi della Cecoslovacchia.
” ”Prima del temporale “, disegno a penna e inchiostro del 1899 / “Pomeriggio d’Agosto” di Jindra Schmidt del 1973 da una incisione di Max Svabinsky del 1918; sotto: “Allegoria” del 1898 di M.Svabinsky.
Cresce insieme a tre donne: la madre, la nonna e la zia, e questo fatto si è rivelato molto significativo per il suo lavoro d’artista che in effetti è stato un grande omaggio alle donne che ha incontrato e che ha amato durante la sua vita.
L’immagine delle due donne sopra rappresentate sono sicuramente quelle della sua prima moglie Ela Vejrychová.
Subito dopo aver effettuato la scuola secondaria parte per Praga e si iscrive all’Accademia di Belle Arti.
Sopra: francobollo dedicato al 9° Congresso dei Sokol svoltosi a Pragra nel 1948 ( 3 valori ), disegnato da Max Svabinsky + Intero Postale sempre dedicato al Congresso spedito nel 1934 da Praga a Friburgo con una bella immagine dello storico Ponte Carlo.
Diviene membro e frequenta attivamente l’Associazione degli Artisti di Praga intitolata a Josef Manes che, in sintonia con il risveglio della coscienza nazionale, inizia un recupero dell’arte e della tradizione popolare, divenendo tra la fine del 19º secolo e gli inizî del 20º, punto di riferimento per l’Avanguardia
Oltre ad incidere e dipingere lavora molto come grafico divenendo nel 1910 professore presso l’Accademia di Belle Arti di Praga; si sposa con Ela Vejrychová e da quel momento in poi dedicherà completamente la sua vita all’ arte.
Sopra: “Allegoria”, litografia di M.Svabinsky del 1898
sotto: “la regione povera”, omaggio della Repubblica Ceca a M. Svabinsky da un suo dipinto del 1900 conservato alla galleria Nazionale di Praga in cui, probabilmente è ancora ritratta Ela.
Ma nel 1911 la sua vita subisce una svolta importante: dopo anni di vita familiare idilliaca si innamora perdutamente di Anna Prochazkova, giovane donna, bella e provocante, sposa da pochi mesi del fratello di Ela.
Inizia un complicato menage a tre; lei aveva circa 30 anni, lui 10 anni più anziano e si amavano alla follia tant’è che Svabinsky una volta gli scrisse: ” Tu Anna, non solo sei la mia padrona e signora, tu sei la mia cara amante, e tutti i miei quadri in futuro saranno per ricordarti e per celebrarti “. E mantenne la promessa.
Sopra: Max Švabinský, Matita und Rötel, 94,5×120 cm, 1925: a ben vedere in questo dipinto Anna è onnipresente;
sotto: “Ritratto di Signora” (Anna Vejrychova), 1924
Da quel momento la loro relazione divenne di dominio pubblico fino a quando, lasciata la prima moglie, si sposarono nel 1930; Anna, con gravi problemi cardiaci, morì di un attacco di cuore nel 1942.Max Svabinsky muore all’età di 89 anni mentre la sua prima moglie( Ela ) gli sopravvisse di 7 anni.
Si può ben dire che la vita di Max Svabinsky, anche se completamente dedicata all’arte, è stata anche una grande storia d’amore; sotto: 1972, Kytice, Bouquet, da un dipinto di Max Svabinsky del 1914, Galleria Nazionale di Praga.
Oltre ai ritratti di patrioti, politici e dei Presidenti della Cecoslovacchia fece molti ritratti di scrittori e compositori cechi che formano una importante galleria di di personaggi famosi; tra gli altri famoso quello del giornalista comunista Julius Fucik, figura leggendaria in quel Paese.
Sopra:1920, Il 1° Presidente Masarik, 1948, František Palacký e František Ladislav Rieger (Storico e politico ), 1951, Julius Fucík giornalista e scrittore antifascista,1960, Alfons Mucha pittore e scultore.
Sotto: serie di tre francobolli dedicati alla “Giornata dei Diritti Umani ” + Busta F.D.C. del 1959 viaggiata da Olomouc ad Aberdeen (Scozia), ed affrancata con 1 franc.di Max Svabinsky dedicato al 10° anniversario del Movimento per la Pace in cui è raffigurato Frederic Joliot Curie
Ovviamente non è possibile riprodurre tutti i francobolli fatti da Max Svabinsky ed a lui dedicati; sotto ecco comunque una bella serie del 1957 dedicata ai grandi musicisti cecoslovacchi:
Ed ancora sotto poeti e scrittori, matematici, fisici, ingegneri
Nello spazio di 60 anni, vissuti per la maggior parte nella sua casa di campagna di kozlov, piccolo villaggio vicino a Ceska Trebova, Svabinsky ha creato opere di ogni tipo: vetrate ( Cattedrale di San Vito a Praga ), mosaici, affreschi ed arazzi, ritratti eccezionali, opere grafiche e pittoriche di impressionante modernità per l’epoca, manifesti, banconote, francobolli e disegni decorativi; tutto ciò attraverso la pittura, pastelli, acquarello, disegni ed incisioni.Banconota da 5.000 Corone: sul retro, una bellissima immagine del famoso musicista ceco Bedřich Smetana ritratto da Svabinsky nel 1906.
Max Svabinsky era convinto che il più grande maestro e fonte di ispirazione massima per il suo impegno e lavoro d’artista fosse la natura, che ha celebrato magnificamente nei suoi disegni per tutta la vita.
Soltanto poche settimane prima della sua morte avvenuta il 27 Novembre 1961, le Poste cecoslovacche emisero una serie tematica di 9 francobolli disegnati da Max Svabinsky ed incisi da Jindra Schmidt dedicati alle farfalle: a mio modesto parere sono i più belli che il grande artista abbia disegnato per la filatelia.
Many thanks to Mark Wilson (Czechoslovakia and The Czech Republic) and Catharine Bentinck ( tfsimon.com) for some information taken from their wonderful websites.
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Grazie alla paziente, pertinace, pertinente, faticoso, ma chiaro, lineare lavoro di ricerca di Vairo,
siamo venuti a conoscenza di uno dei grandi artisti a noi quasi contemporaneo: l’artista cèco Max Svabinsk. Sò che Vairo rifugge dalle vane quante inutili parole, perciò ti dico semplicemente grazie.
Considerato però che Svabinsky ha realizzato tanti bei francobolli emessi dalle poste cèche, voglio ricordare uno in particolare e particolare: Julius Fucik. Chi era? Un giornalista cèco militante nel Partito Comunista, arrestato dai nazisti nella primavera del 1941. Fu poi trasferito in
Germania, torturato e condannato all’impiccagione: in attesa dell’esecuzione scrisse su minuscoli
foglietti la sua “ultima opera”, l’eccezionale reportage ormai noto in tutto il mondo col titolo Scritto
sotto la Forca, une dei documenti umani e civili più alti della Resistenza europea. Da questo
libbro traggo: “…… potrei chiamarli assassini, ma l’assassinio appartiene tuttavia al genere uimano. La belva di lingua cèca, con in mano il bastone di ferro, che tortura i detenuti cèchi a un punto tale che parecchi dei commissari tedeschi finiscono per distogliere gli occhi dallo spettacolo
Non hanno nemmeno potuto darsi l’ipocrita scusa di lottare per il loro popolo o per il loro Reich,
hanno torturato e assassinato per voluttà, hanno spezzato i denti e perforato i timpani, spremuto
gli occhi, tagliuzzati gli organi sessuali, messo a nudo il cervello dei torturati e li hanno bastonati
a morte, spinti dalla crudeltà che non aveva altro movente che la crudeltà stessa. Li hai visti ogni giorno, eri obbligato ad essere quotidianamente in contatto con loro e a sopportare lo loro presenza, che riempiva l’atmosfera di sangue e di rantoli d’agonia; solo la tua fede profonda ti ha
sostenuto, la fiducia che essi non possono sfuggire alla giustizia anche se assassinano tutti i testimoni dei loro delitti. …… Vi chiedo solo una cosa: se sopravviverete a questa epoca non dimenticate. Non dimenticate ne i buoni ne i cattivi. Raccogliete con pazienza la testimonianza di quanti sono caduti per loro e per voi. Un bel giorno oggi sarà il passato, e si parlerà di una grande epoca e degli eroi anonimi che hanno creato la storia. Vorrei che tutti sapessero che non esistono eroi anonimi. Erano persone, con un nome, un volto, desideri e speranze, e il dolore degli ultimi fra gli ultimi non era meno grande di quello del primo il cui nome resterà. Vorrei che tutti costori vi fossero sempre vicini come persone che abbiate conosciuto, come membri della vostra famiglia…..” Se questo brano le leggete ad amici e familiari, dopo averlo letto non lo commentate, ma in silenzio osservate i loro volti, i loro occhi.
Nicola Socci. 20 01 2014
Nicola,
grazie per le tue parole, sincere e profonde.
Aver ricordato a tutti noi la figura di Julius Fucik, ritratto in due francobolli di Max Svabinsky, è stato semplicemente una bella cosa, meritoria e di grande valenza civile e democratica.
E se mai ce ne fosse ancora bisogno hai dimostrato, ancora una volta, come da un semplice francobollo si possa parlare del mondo, delle sue bellezze e delle sue miserie. E degli uomini, quelli veri.
Grazie ancora. vairo
Un bell’ articolo, complimenti!
Walter
Carissimo Vairo, questo è il terzo tentativo che faccio per inviare il mio commento sulla tua presentazione del pittore Svabinski che spero vada in porto.
Ho visto con molto interesse le immagini e letto la tua presentazione che trovo bella ed efficace nel descrivere la vita e le opere dell’artista. Non sono in grado di esprimere un giudizio sulle sue opere fatta salva la parte grafica, che per quella che riguarda il disegno dei francobolli trovo più vicina ai nostri interessi filatelici. Mi sono piaciuti tutti i suo francobolli in special modo la serie sugli artisti cecoslovacchi, e l’ultima sulle farfalle, dove il suo amore per la natura si manifesta con grande maestria. Ma anche il tuo modo di svolgere il tema mi ha colpito, una presentazione di taglio decisamente tematico-filatelico, un commento stringato ma aderente alle immagini. Un bel lavoro che mi lascia supporre le prossime collezioni tematiche sempre più belle.
Grazie e alla prossima.
Luigi Loretoni
Luigi, grazie per le tue parole che rivelano, a mio modesto giudizio, l’occhio attento a cogliere l’insieme del lavoro fatto ed allo stesso tempo i particolari più significativi, tipico di un bravo e raffinato fotografo quale tu sei.
Ma a quando una piccola storia tematica raccontata tramite documenti di storia postale di cui sei maestro?!
Sono certo che sarebbe molto apprezzata!
Stammi bene, Vairo.
Grazie Vairo!
Complimenti veramente per il lavoro, come tuo solito molto curato sia nei contenuti che
nell’ esposizione. Conoscevo la figura di Max Svabinsky superficialmente, solo per alcune sue opere ma ignoravo soprattutto la produzione filatelica, che anche io ritengo molto importante e bellissima. La sua vita poi, nella affascinante Praga di quei tempi, è stata un vero romanzo.
Grazie ancora ed alla prossima! Ciao.
Grazie anche a te, Giorgio, per le belle parole che hai inteso rivolgermi; in effetti i francobolli che Svabinsky ha realizzato, unitamente ai lavori pittorici e grafici dedicati alle sue donne ed al suo mondo lontano dalle grandi città, in cui si percepisce ancora una natura incontaminata e bella, sono davvero da ” incorniciare ” e da ricordare.
Ciao.