La nostra storia inizia da questo quadro: ” l’Edera “, del pittore simbolista Tranquillo Cremona, dipinto poco prima della sua morte ( 1878 ).L’uomo appassionato ed implorante ritratto nel quadro è Alfredo Catalani, giovane compositore toscano di cui vogliamo raccontarvi la sua giovane vita.
Sotto: francobollo da £.25 emesso nel 1954 dall’Italia, con ritratto del compositore, strumenti musicali e scene teatrali unitamente al quadro citato.
Alfredo era nato a Lucca il 19 Giugno del 1854 e dopo aver studiato prima a Parigi e poi a Milano, si mise in vista presentando come saggio finale al Conservatorio l’opera ” La falce “, un breve lavoro su libretto di Arrigo Boito.
Insieme a Tranquillo Cremona, Arrigo Boito ed altri giovani musicisti, artisti e letterati – ribelli ed anticonformisti – precursori per certi versi dei bohémiens parigini di fine secolo, Alfredo Catalani fece parte del movimento della Scapigliatura milanese e fu vicino agli artisti più progressisti.
Sopra: lettera F.D.C. viaggiata in Raccomandata da Trieste a Chieti il 19.06.1954, affrancata con francobollo dedicato a Catalani (con sovrascritta A.M.G.F.T.T.) emesso dall’Amministrazione Anglo – Americana del Territorio Libero di Trieste ( zona A ).
Con l’opera lirica ” Loreley “, permeata di fantastiche atmosfere nordiche e dell’opera di Richard Wagner, ottenne un grande successo tant’è che, dopo laa prima assoluta avvenuta al Teatro Regio di Torino il 17 Febbraio 1890, venne rappresentata due anni dopo al Teatro “Carlo Felice “ di Genova diretta da Arturo Toscanini.
Sopra,” Loreley ” : cartolina tedesca dei primi anni del ‘900; l’opera si ispira all’omonima ballata di Heinrich Heine del 1824 tratta da una antica leggenda renana: una fanciulla che abita su una rupe a strapiombo sul Reno, seduce con la sua bellezza e le sue melodie i naviganti che, incantati, fanno naufragio e muoiono nel fiume.
Sotto: Lettera affrancata con una serie di francobolli di Boemia e Moravia ( 3 val.) del 1943 raffiguranti Wagner e sue opere teatrali spedita da Plzen il 13 Settembre 1943 per Napajedla; bella cartolina russa dei primi anni del ‘900 raffigurante Richard Wagner.
Ma ritorniamo al nostro Alfredo Catalani; nel 1889 si fidanzò ufficialmente con una cugina di parte materna, Luisa Picconi, con la quale però, dopo pochi mesi, arrivò ad una dolorosa rottura; nel 1892 ebbe un notevole successo con ” La Wally “, sua ultima opera che apre la via a Giacomo Puccini e segna una tappa fondamentale nell’evoluzione della musica lirica italiana. Gustav Mahler, che la diresse ad amburgo, la considerava “la migliore opera italiana.
Sotto: cartolina postale ( G. Ricordi editore ) dedicata alla ” Boheme ” di Giacomo Puccini spedita il 5 Aprile 1901 da Cantalupo nel Sannio a Napoli con affrancatura di 2 centesimi e cartolina/ricordo per il 150° della nascita di Puccini con annullo commemorativo postale di Terni del 26 Aprile 2008.
Dopo diverse traversie e resistenze Alfredo Catalani riuscì a farsi dare l’incarico di composizione insegnando al Conservatorio di Milano dal 1890 al 1893; morì di tubercolosi a soli 39 anni dopo una vita drammatica e tormentata.
Giuseppe Verdi non apprezzò nessuna delle opere di Catalani, anzi le criticò duramente accusandolo di voler stravolgere la musica italiana tedeschizzandola; dopo averlo sempre continuamente ostacolato in vita unitamente a Giulio Ricordi, dopo la morte del compositore, forse preso da rimorsi che lo turbavano ( si pensi che non inviò nemmeno un telegramma ), ne ordinò un busto che mise nella sua casa di Sant’Agata.
Sopra: serie di tre valori emessi il 19 Novembre 1951 in occasione del 50°della morte di Giuseppe Verdi. Sotto: bella cartolina dei primi anni del ‘900.
Qualche anno prima della morte di Alfredo catalani, Tranquillo Cremona, ispirato da un incontro nel suo studio, del tutto casuale, tra il compositore e sua cognata e modella Lisetta Cagnoli, li ritrasse nel dipinto tardo – romantico conosciuto come ” l’edera “ e da cui abbiamo preso spunto per raccontare questa storia.
Il quadro, opera/icona del movimento degli scapigliati, rappresenta la fine di un amore, ma finì per diventare il simbolo della morte prematura del musicista.
Mentre nel nord Europa e nei Paesi dell’Est europeo le opere di Catalani sono ben conosciute e regolarmente date nei maggiori teatri, in Italia il compositore è quasi dimenticato; solo il Teatro del Giglio di Lucca e l’Associazione musicale lucchese hanno meritoriamente messo in scena opere del compositore e registrati i venti brani per pianoforte.
Alla prossima, statemi bene!!